
Bruno Pesce
Un panino mangiato di nascosto
Rientrato in fabbrica con circospezione distribuiva i panini nascosti nella blusa.
Racconta del suo vicino di lavoro che si nascondeva sotto al bancone per consumare il panino. Lì si accomodava pronto a nascondersi...
Indice del video
- Presentazione
- Colazione: non era ammessa in fabbrica
- Il garsunì: a 14 anni facevo commissioni
- Raccolta ordini per i panini
- Mangiare facendo finta di andare in bagno
- In bottega a comprare i panini per colazione
- Bere l'acqua del rubinetto fresca
- Consegnare i panini con molta circospezione
- Mangiare sotto al banco di lavoro
- Espedienti sul lavoro
- Il barachin
- La vita dura di un collega che veniva da lontano, si addormentava mangiando
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Valenza
Provincia: AL
Altitudine: 125m s.l.m.
Bruno Pesce
Città: Valenza (AL)
Professione: Altro
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Luca Percivalle, Luca Ghiardo
Video di: Luca Percivalle
Creato il: 21-03-2016
Questo video fa parte del seguente archivio
Fame di lavoro. Storie di gastronomie operaie
Fame di lavoro. Storie di gastronomie operaie
L’archivio raccoglie storie di operai che hanno vissuto gli anni della transizione del sistema produttivo piemontese, avviato nelle piccole boite di paese e maturato nei grandi impianti industriali. Il focus della narrazione è il momento del pasto, trasportato e consumato nei barachin, piccole gavette metalliche che l’introduzione delle mense prima, e le crisi economiche degli anni Novanta hanno ormai definitivamente allontanato dalla nostra memoria.