Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food


Flavio Bergamaschi

Allevatore di maiali in terra di bovini

Ascoltare Flavio Bergamaschi è come salire su una macchina del tempo e puntare la lancetta dritti al cuore della civiltà contadina. Il racconto è incentrato sull'allevamento del maiale, una delle pietre miliari di quel mondo ormai perduto. Flavio ricorda moltissimi dettagli legati all'allevamento, all'uccisione, alla macellazione, alla trasformazione dei suini in profumati e gustosi salami della duja. Proprio l'impronta profonda lasciata da quei ricordi, registrati nei primi anni di vita, lo ha spinto a scegliere di allevare maiali anziché bovini come usava fare nella pianura novarese.

La sua idea, poi fatta propria da suo figlio e dal nipote è quella di realizzare un'azienda agricola nella quale ogni passaggio della produzione fosse controllato internamente. Il ciclo dell'azienda è chiuso: dalla terra alla terra. Un dialogo tra generazioni che conserva come punti fermi il valore della tradizione, il dialogo rispettoso con il territorio e l'ambiente nel quale lavorano da tre generazioni, il rispetto del benessere degli animali. Tutto questo per realizzare prodotti di altissima qualità.

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Le ragioni della terra

Le ragioni della terra

Il progetto “Le ragioni della terra. Parole, gesti e storie dell’agricoltura piemontese”, realizzato da Regione Piemonte - Direzione Agricoltura in collaborazione con il Laboratorio “Granai della memoria” dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, è stato avviato nella primavera del 2017 con l’obiettivo di individuare, selezionare e raccogliere testimonianze rappresentative della complessità e diversificazione territoriale, culturale e imprenditoriale del sistema agricolo piemontese.

Il metodo che ha portato all’individuazione dei soggetti da intervistare, sulla base dell’esperienza di indagine etnografica e di campionamento maturata nel corso degli anni dal Laboratorio “Granai della memoria” ha un punto di partenza geografico rappresentato dai 15 areali in cui il territorio regionale piemontese è stato suddiviso all’interno del Piano paesaggistico regionale. Per ciascun areale sono state quindi indagate almeno due realtà imprenditoriali, avendo cura di rappresentare comunque un’articolazione provinciale e una copertura delle diverse filiere produttive del comparto agricolo piemontese. Successivamente, si è lavorato per individuare soggetti da un lato detentori di specifiche conoscenze di natura orale e gestuale in campo agricolo, dall’altro con un vissuto biografico ed esperienziale diversificato: il risultato è uno scenario in cui convivono aziende di tradizione secolare e plurisecolare a fianco di nuove forme di imprenditorialità, sovente portate avanti con originalità e creatività da “neocontadini”, persone che per esperienze di vita e percorsi lavorativi si sono avvicinate al mondo agricolo non già per continuità con l’impegno famigliare ma per scelta.

Le testimonianze raccolte hanno preso la forma di 35 video-interviste della durata di 3-5 minuti che sono disponibili sul portale di Regione Piemonte “Piemonte Agri Qualità” (www.piemonteagri.it), mentre in questa sezione del portale “Granai della memoria” sono archiviate le interviste intere.

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