Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food

Il Progetto

Il progetto “Granai della Memoria” è un ambizioso percorso scientifico e didattico il cui scopo è raccogliere e comunicare in video le memorie del mondo attraverso un complesso archivio multimediale. Le interviste raccolte ricostruiscono piccoli universi che stanno svanendo attraverso le testimonianze di contadini, operai, artigiani, imprenditori, partigiani, ecc.

Vedendo questi filmati ci si imbatte in memorie di realtà, di universi a cui molte volte è stata negata la parola. Memorie intese non solo come sguardo sul nostro passato, ma strumento per ri-pensare e ri-modellare il futuro.

La definizione “Granai della Memoria” affonda le sue radici nel mondo contadino: la riserva alimentare frutto del lavoro dell’anno agrario, dispensa di cose di prima necessità per superare il lungo periodo invernale in cui la terra è sterile e per molti mesi non genera frutti.

L’idea di ricorrere a questa metafora è stata suggerita implicitamente da Marguerite Yourcenar quando, nel libro Memorie di Adriano, fa dire al vecchio imperatore romano:

“Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che, da molti indizi, mio malgrado, vedo venire”.

Università di Scienze Gastronomiche e Slow Food custodi di memorie

L’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche sin dal 2004, anno della sua istituzione, ha sviluppato con Slow Food il progetto Granai della Memoria.

Oggi la cultura della tradizione sembra essere in pericolo, minacciata da un mondo che ricerca disperatamente l’oblio del passato. Da oltre un decennio il nostro gruppo di ricerca raccoglie le testimonianze delle comunità rurali per evitare che vadano disperse. Un tempo c’era la memoria orale a garantire la trasmissione di questo patrimonio. Oggi servono dei veri e propri granai per combattere la carestia di idee, per contrastare la cultura dominante e omologata che ha tolto la voce al sapere prezioso dei nostri vecchi. Non voglio lasciare queste battaglie ad altri. Dobbiamo tutti insieme difendere la biodiversità delle culture. D’altra parte salvare l’etnodiversità significa partecipare attivamente all’irrinunciabile salvaguardia della biodiversità.

A questo olistico progetto di vita e di democrazia della memoria che ritengo sia indispensabile far rivivere, l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e Slow Food vogliono offrire tutto il loro contributo scientifico e ideale perché nello sviluppo sostenibile, nella poetica degli affetti, si costruiscono identità armoniche, capaci di confrontarsi con gli altri in un democratico ed inclusivo dialogo critico che si fonda sui patrimoni di conoscenze che una memoria attiva può permetterci di condividere.

I “Granai della memoria” sono un originale contributo per procedere scientificamente in questa ossimorica utopica certezza di ricerca, un percorso che invita, con una metodologia che trascorre tra il lusco e il brusco come piace a me e a i miei amici – e sono sempre di più –, con cui condivido questa impresa, ad affrontare le sfide che ci attendono e che eccedono ogni umana ragionevolezza.

Carlo Petrini
Presidente Università degli Studi di Scienze Gastronomiche
Presidente Slow Food Internazionale

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