Granai della Memoria

Nato a Napoli nel 1957, ha conseguito la Laurea in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II", con una tesi in Storia Economica. È stato abilitato all'esercizio della professione di Dottore Commercialista. Ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Storia presentando una dissertazione finale dal titolo “L'azienda Gonzalez de la Sierra nel commercio gaditano tra XVIII e XIX secolo”.

Amedeo Lepore è Professore di Storia Economica presso il Dipartimento di Economia della Seconda Università di Napoli, dove è titolare degli insegnamenti di Storia Economica, di Storia dell'Impresa e di Storia del Capitalismo.

È docente presso il Dipartimento di Impresa e Management della Luiss - "Guido Carli" di Roma.

Assessore alle Attività produttive nel 2015 con la Giunta De Luca.

Lo spunto della chiacchierata è l’incontro di oltre 200 delegati, provenienti da tutto il mondo, che hanno preso parte alla “Giornata Internazionale della Dieta Mediterranea e dei beni campani patrimonio Unesco”. L’evento, al quale l’Assessore ha partecipato, è stato organizzato dalla Regione Campania nel quadro dell’Assemblea generale degli Stati aderenti alla convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e si è tenuto nella sede UNESCO a Parigi.

Pensando al ricordo dell’olio, suo cibo della memoria, Amedeo Lepore ritorna con la mente in due terre a cui è molto legato, la Puglia in cui ha lavorato per venti anni e il Cilento.

Ricorda con affetto e stima Angelo Vassallo, sindaco di Pollica per tre mandati, che nel settembre 2010, mentre rincasava alla guida della sua auto, è stato barbaramente ucciso, per mano di uno o più attentatori. Grazie all’amicizia con questo ultimo racconta la visione di uno stile di vita che rappresenta non solo le radici, l’identità, ma anche la capacità di innovare, cambiare ed avere rapporti e relazioni con le altre parti del mondo, di contaminarsi.

L’evento in sede UNESCO a Parigi è stato lo spunto per riappropriarci di un tema, la Dieta Mediterranea, che è diventato internazionale, per poterne rivendicare le origini, poter mostrare la ricchezza e dare la possibilità di conoscere ed apprezzare i prodotti nostrani che non si trovano in nessun altro posto del mondo.

Il progetto ideale è un territorio che unisca produzioni di varia natura, che possa mostrare l’unicità della filiera in tutti i suoi passaggi.

L’Assessore sottolinea l’importanza di crescita e valorizzazione delle filiere, affinché possano rappresentare non solamente un tratto distintivo di una produzione locale, ma anche un’arma per internazionalizzare il settore agroalimentare. L’introduzione della banda ultra larga, la digitalizzazione, le connessioni ultra veloci, che fanno parte della “quarta rivoluzione industriale”, promuovono l’aggregazione delle attività e l’interazione delle realtà produttive del nostro territorio con i mercati di tutto il mondo.