Domenico Carioli
Pasticcere a Galliate
Domenico Carioli, la storia di un pasticcere e di arnesi rurali conservati gelosamente nel tempo. La sua famiglia contadina ha tramandato ricordi legati al granoturco; dalla memoria affiorano immagini di granoturco appeso sui balconi e pronto per essere seccato e sgranato successivamente. Oltre ai solai, dove si ammucchiava il cibo utile durante l’anno, racconta il ruolo degli animali in campagna, l'importanza del latte e la produzione del gorgonzola come fonte di sostentamento e “bistecca” dei poveri.
Dopo 50 anni di pasticceria, rimane legato al suo lavoro e sforna ancora con passione dolci per amici e appassionati della sua arte bianca.
Indice del video
- Raccolta e mondatura del granoturco
- Il gorgonzola
- Foglie di granoturco per la lettiera
- Cavalli che conoscono a memoria la strada
- Raccogliere il riso
- Macchina per sgranare il mais
- Giochi d'infanzia: lippa, arco, balestra, noccioli di albicocca
- La gorgonzola è la nostra bistecca
- Latterie di paese
- Vino e contadini
- Pescare i varoni
- Polenta e bruscini
- Catturare rane di notte
- Pasticcere per 50 anni
- Pralineria
- Imparare a bottega a Milano
- Tagliare l'erba con la ranza
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Galliate
Stefania Moroni
Scuola: Università
Professione: Imprenditore
Lingue parlate: italiano
Domenico Carioli
Anno: 1961
Città: Romentino
Professione: Artigiano
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Luca Ghiardo
Video di: Luca Ghiardo, Davide Porporato
Creato il: 17-11-2016
Questo video fa parte del seguente archivio
Memorie di Piemonte
Memorie di Piemonte
L'archivio raccoglie interviste di testimoni della memoria piemontese. Le storie di vita narrate mettono in luce aspetti della storia culturale, sociale ed economica della regione. Particolare attenzione è stata riservata ai testimoni della Resistenza al fine di patrimonializzare la memoria di questo costitutivo momento dell'identità nazionale.Ricerca promossa dalla Regione Piemonte, dagli Istituti per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea (Asti, Alessandria, Cuneo, Novara e Verbano-Cusio-Ossola, Biella e Vercelli) e dalla Fondazione 'Nuto Revelli'.