Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food


Gabriele Varalda

Il Presidio del Riso Gigante Vercelli.

Gabriele Varalda, classe 1956, dopo aver fondato la condotta Slow Food di Vercelli ha posto al centro del dibattito associativo il tema della risicoltura, una coltura tralasciata in quanto considerata industriale e quindi distante dai prodotti e dalle filiere normalmente seguite da Slow Food.

Varalda è stato prima funzionario in Provincia di Vercelli, come responsabile dei settori ambiente e agricoltura, per poi passare in Regione Piemonte a dirigere il settore delle misure agroambientali. Gabriele concentra il suo racconto sul recupero di una varietà di riso abbandonata a partire dagli anni '30: il Riso Gigante Vercelli.

Una pianta davvero interessante sotto il profilo ambientale, per la sua grande resistenza al brusone, una delle malattie più gravi che colpiscono il riso e probabilmente quella che richiede il maggior numero di trattamenti fitoterapici. In accordo con due agricoltori locali, Pier Giorgio Varalda e Maurizio Tabacchi, avvia un processo di recupero di questa originale varietà di riso, costituendo infine il primo Presidio Slow Food dedicato al recupero di una varietà antica di riso.

Indice del video

  1. La condotta Slow Food di Vercelli e il percorso professionale.
  2. Occuparsi di riso per Slow Food e la risaia.
  3. Le reti ecologiche e la necessità di ricreare naturalità in risaia.
  4. La conquista delle otto ore, le mondine, i grandi cambiamenti degli anni '60 con chimica e meccanizzazione.
  5. Il riso era una delle colture. Con la rivoluzione verde le grandi cascine non servono più esi assiste a un accorpamento fondiario. Siamo in un'azienda di 400 ettari.
  6. Il Riso Gigande Vercelli e l'idea di costituire un Presidio.
  7. Gigante Vercelli e la resistenza al brusone.
  8. La devastazione in campo dal brusone nel 2009, il monitoraggio con le captaspore, e il bollettino.
  9. Il Gigante Vercelli, meno fungicidi nell'ambiente.
  10. Varietà storica degli anni '30: il gigante "inallettabile" non inallettabile!
  11. Giovanni Roncarolo, la profondità del sapere dei contadini.
  12. Un riso "buono" con un alto contenuto di amilosio: ideale per i risotti.
  13. La stesura del disciplinare e il rapporto con gli agricoltori: rotazioni, la green belt intorno a Vercelli.
  14. Il richiamo a Vercelli nel nome.
  15. L'impatto del progetto Gigante Vercelli sulla comunità locale: le abitudini di consumo e il rapporto con i ristoratori.
  16. L'allargamento ad altri risicoltori. Un progetto in divenire.
  17. Le ragioni dell'abbandono: minor resa, allettabilità, chicco delicato. Tutto ciò determina un prezzo finale più elevato.
  18. La promozione del riso. Dai grandi brand alle varietà. Il regno del Carnaroli e i nuovi vecchi risi.
  19. La Strada del Riso Vercellese di qualità.
  20. La difficoltà nella promozione del riso dovuta alla difficoltà di distinguere le varietà: i sommelier del riso.
  21. I parallelismi tra mondo del vino e mondo del riso: un modello agroindustriale che non è facile assimilare ad altri.
  22. Report, il falso riso biologico e le difficoltà nel controllo.

Dati intervista

Informazioni geografiche

Nazione: IT

Regione: Piemonte

Città: Vercelli

Testimoni della memoria

Gabriele Varalda

Data di nascita: 18-04-1956
Città: Vercelli
Scuola: Università
Professione: Dirigente/Funzionario
Lingue parlate: Italiano

Scheda di: Luca Ghiardo
Video di: Luca Ghiardo, Gianpaolo Fassino
Creato il: 28-01-2022

Questo video fa parte del seguente archivio
Storie di riso

Storie di riso

Il cibo è una fondamentale risorsa per l’uomo e la sua salute, sia attraverso l’apporto di nutrienti, sia per la capacità di incarnare tratti della cultura umana che giocano un ruolo di primo piano per il nostro benessere.

Ogni territorio ha costruito nel tempo originali modalità attraverso le quali rapportarsi ai frutti della sua terra, arricchendoli di rituali, significati simbolici e consuetudini culinarie. Molta parte di queste relazioni è andata perduta in seguito agli anni del boom economico, con l’esodo dalle campagne verso i centri urbani, con l’avvento di un’agricoltura per la produzione di massa e da ultimo con la globalizzazione dei mercati e il conseguente impoverimento del patrimonio di biodiversità ed etnodiversità.

Scopo di questo archivio è raccogliere testimonianze relative al principale areale di produzione risicola in Europa, ovvero la Pianura Padana, e indagare, attraverso l’analisi di fonti testuali e testimonianze raccolte sul campo, sia ciò che sopravvive di tale patrimonio, sia i modi in cui si è evoluto ed è giunto a noi, prestando un’attenzione particolare ai nessi espliciti ed impliciti che legano cibo e salute.

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