Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food

Europa Nostra Awards 2016 ai Granai della Memoria

Le memorie e le storie della Terra salvate dall'oblio

Il progetto di ricerca “I Granai della Memoria” nel maggio scorso ha ricevuto il premio internazionale Europa Nostra Awards 2016: la più alta onorificenza europea nel settore del patrimonio culturale e naturale attribuita dalla Commissione Europea e dall’Associazione Europa Nostra ai progetti scientifici e alle best practice nel campo della conservazione culturale.

La cerimonia di premiazione si è svolta presso lo storico Teatro della Zarzuela a Madrid, con la presenza del Commissario Navracsics e di Plácido Domingo. L’incontro ha riunito oltre mille professionisti della preservazione del patrimonio culturale e alti rappresentanti istituzionali provenienti da tutta Europa.

“Mi congratulo con i vincitori e i loro staff per questi progetti straordinari. Grazie al loro talento e dedizione, molti tesori culturali europei sono stati preservati e rivitalizzati per le generazioni presenti e future. I loro progetti hanno contribuito ad una maggiore sensibilizzazione al patrimonio culturale come risorsa strategica per la società e l’economia europea. Il patrimonio culturale unisce i popoli e crea ponti tra il passato, il presente e il futuro. Allo stesso tempo, genera crescita economica, promuove uno sviluppo sostenibile e incoraggia la partecipazione e l’inclusione sociale, oggi più importante che mai. Queste le ragioni per cui sosteniamo e continueremo a sostenere il Premio e altri progetti sul Patrimonio culturale attraverso il programma Europa Creativa,” ha affermato Tibor Navracsics, Commissario Europeo per l’istruzione, la cultura, la gioventù e lo sport, durante la presentazione dei vincitori.

Premiati nella categoria “Progetti Scientifici”, i “Granai della Memoria” esplorano la storia orale delle comunità locali, in particolare quella legata ai patrimoni immateriali del cibo, in un archivio digitale che oggi offre oltre mille interviste condotte con agricoltori, artigiani, giovani e nuovi interpreti dei saperi tradizionali. Il lavoro antropologico coordinato dal Piercarlo Grimaldi e da Davide Porporato, e sviluppato dal gruppo di lavoro dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, è stato scelto dalla giuria perché “ha il potenziale per essere considerato su una più vasta scala e perché può essere preso a modello in Europa come un esempio di buona pratica nella conservazione dei patrimoni immateriali. Questo progetto è un’occasione per offrire un Premio alla memoria delle persone comuni. Anche se le interviste sono condotte da ricercatori professionisti, il coinvolgimento dei partecipanti è ampio e favorisce l’interesse delle nuove generazioni”.

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